Suggerimenti per un buon libro

Recensioni a cura della Dott.ssa Laura Aletto

Buonanotte Madame (Alessio Biondino)

Buonanotte madameDa tempo avevo acquistato vo acquistato questo testo avendone intercettato il titolo e brevemente la sua trama sui social e da tempo mi ripromettevo di leggerlo, anche perché è scritto da un collega che non conosco personalmente  ma per quanto scrive  su  Nursetime. Di norma i nostri colleghi si cimentano con testi di interesse professionale con particolare riguardo alle tematiche tecnico-assistenziali ma pochi affrontano la tecnica del romanzo. Quella di Alessio Biondino è una scelta felice, è un testo che si legge scorrevolmente e che ti “prende” emotivamente e confesso di aver vissuto con Alessio (mi permetto di rivolgermi a lui amichevolmente con il tu) le sue emozioni e di essermi commossa con lui nell’ultima parte del testo. Alessio ci porta attraverso una esperienza unica, arricchente, che ci mostra, qualora ce ne fosse bisogno, i valori positivi della nostra professione, la passione e il vero significato del “prendersi cura”. (leggi la recensione)


Il Regno di Op (Paola Natalicchio)

il regno di opl  titolo di questo libro ha il sapore delle fiabe, scelto dall’autrice per rendere più accettabili le parole “Oncologia Pediatrica” poste all’entrata del reparto dove ha trascorso  giorni interminabili,  perché a suo figlio ad  appena due mesi è stata riscontrata una rara forma tumorale. Nella nostra logica della vita nessun bambino dovrebbe finire... (leggi la recensione)








Curare è prendersi cura (Franco Mandelli)

curare è prendersi cura

Ciò che fin da subito ha colpito la nostra attenzione è stato il titolo: CURARE E’ PRENDERSI CURA. Una affermazione forte che noi infermieri sentiamo nostra perché è nel nostro Dna il concetto del “prendersi cura” della persona. E allora perché stupirsi? Lo stupore è perché è un medico che lo dice, perché abbiamo sempre , erroneamente, pensato che il “prendersi cura” è una competenza solo nostra, ed ecco che un po’ di “sconcerto” è serpeggiato perché taluni hanno pensato: come  può, un medico, parlare del prendersi cura che è proprio dell’infermiere? (leggi la recensione)






Nessuno sa di noi (Simona Sparaco)

Nessuno sa di noiE’ un romanzo  intenso, drammatico che affronta un argomento complesso che riguarda la vita e la morte quello dell’aborto terapeutico e le scelte dolorose che si devono affrontare, scelte laceranti che per tutta la vita lasciano una cicatrice. Fin dall’inizio  si percepisce quasi un “ respiro sospeso “, è una sensazione che non ti lascia mai data da un’accurata scelta  di alcune parole, di alcune immagini, di alcune frasi profonde e sferzanti.
La trama racconta di Luce e Pietro, una coppia che attende un figlio dopo anni di tentativi fatti di calcoli esasperanti con calendario alla mano, di “sesso a comando”, di speranzose attese poi  smentite. La coppia è felice per questa gravidanza ormai quasi insperata quando durante l’ecografia i parametri fetali danno un responso  di “ displasia scheletrica”.(leggi la recensione)




Turno di notte (Cristina Cattaneo)

turno di nottel’autrice, dott.ssa Cristina Cattaneo, è l’antropologa forense, l’anatomopatologa più conosciuta d’Italia citata da molti quotidiani e servizi televisivi perché ha contribuito a risolvere molti fra gli ultimi e più noti casi di cronaca nera.Questo testo, tra quelli da lei editi, è quello che ha uno stile più si avvicina al romanzo.(leggi la recensione)










Cosa sognano i pesci rossi (Marco Venturino)

COSA SOGNANO I PESCI ROSSI

E’ un libro che non lascia indifferenti, la sua lettura ci riporta alla mente come una malattia ci fa entrare in un mondo che non è il nostro e al quale non siamo abituatati. L’autore, che è un medico anestesista racconta la storia con un linguaggio chiaro e scorrevole ma ricercato al tempo stesso, il titolo “Cosa sognano i pesci rossi”, è originale e se ne comprende il senso nello scorrere della lettura. I pesci rossi sono i malati di terapia intensiva, quei malati dei quali a volte non sai se usciranno da li per un altro reparto o coperti da un lenzuolo bianco.  Si racconta della quotidianità della terapia intensiva... (leggi la recensione)





Deserti dell’anima ( Adolf Guggenbühl-Craig)

L’autore, unaI deserti dell'aima psicoterapeuta junghiano di origine svizzera con questo  libro di poche pagine ma dalla profondità non comune, ci accompagna in una continua riflessione sui limiti, le psicosi e la disabilità. La domanda che il testo propone, come riflessione sui limiti, è: i limiti vanno superati o accettati? Ci sono due visioni contrapposte (Leggi la recensione)