Il Coordinamento degli Ordini delle Professioni Infermieristiche lombarde prende atto del Protocollo d'Intesa, sottoscritto il 18 maggio 2021, tra Regione Lombardia e l'Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia “Riconoscimento dei crediti per l'accesso al corso di formazione regionale abilitante alla professione Operatore Socio sanitario (OSS) da parte dei giovani in possesso del diploma Tecnico dei Servizi socio-sanitari o Servizi per la sanità e l'assistenza sociale” ed esprime stupore e dissenso per non essere stato coinvolto nel percorso di strutturazione del Protocollo in oggetto.
A tal fine si evidenzia quanto articolato nell’Allegato A della DGR VIII/5101 del 18 luglio 2007 “Regolamentazione dei percorsi OSS (Operatore Socio Sanitario): “In ambito sanitario è prevalente l'integrazione con il personale infermieristico all'interno delle équipes assistenziali. Agisce in base alle competenze acquisite ed in applicazione dei piani di lavoro e dei protocolli operativi predisposti dal personale sanitario e sociale preposto, responsabile del processo assistenziale.”
Inoltre, il Decreto del Ministero della Sanità n. 739/1994, “Regolamento concernente l'individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell'infermiere”, all'articolo 1 comma 4 dichiara che “L’infermiere contribuisce alla formazione del personale di supporto e concorre direttamente all'aggiornamento relativo al proprio profilo professionale e alla ricerca”.
Pertanto, il Coordinamento degli OPI lombardi, in ottemperanza delle funzioni attribuite dalla legge 3/2018 in qualità di ente sussidiario dello stato, organo di tutela della salute individuale e collettiva, chiede di essere coinvolto in ogni azione e decisione in merito all’oggetto, con particolare riferimento a quanto citato nell'articolo 5 del Protocollo in merito all'istituzione di un tavolo tecnico paritetico.
I Presidenti del Coordinamento degli Ordini
delle Professioni Infermieristiche della Lombardia
COMUNICATO STAMPA