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Alla c.a.
Dott. Marco Trivelli
Direttore Generale Welfare Regione Lombardia
e p.c.
Dott. Giulio Gallera
Assessore al Welfare Regione Lombardia
Dott.ssa Barbara Mangiacavalli
Presidente FNOPI
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Gentilissimi,
Evidenziato
il grande impegno profuso anche dai professionisti infermieri, sia nella prima che nella seconda ondata della pandemia da Covid-19;
premesso che: i professionisti in oggetto prestano servizi sanitari assistenziali nelle diverse forme previste dalla legge e dai contratti ivi compresa quella libero professionale;
Tenuto conto
che il disegno di legge di bilancio in esame, introduce disposizioni per l'adozione di un piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2 finalizzato a garantire il massimo livello di copertura vaccinale sul territorio nazionale e che sarà adottato dal Ministro della Salute con proprio decreto avente natura non regolamentare;
Visto
che il suddetto Piano vaccinazione elaborato dal Governo ha individuato anche le priorità nella somministrazione delle prime dosi di vaccino identificando le tre categorie da vaccinare in via prioritaria nelle fasi iniziali; gli operatori sanitari e sociosanitari, sia pubblici che privati accreditati; i residenti e personale dei presidi residenziali per anziani; le persone di età avanzata, dove sono maggiori i fattori di rischio clinici, visto che la prevalenza di comorbidità aumenta con l'età; con l'aumento delle dosi di vaccino si provvederà quindi a sottoporre a vaccinazione le altre categorie di cittadini;
Evidenziato
che risultano escluse tra la categoria degli operatori sanitari, tantissimi infermieri libero professionisti e dipendenti di cooperative sociali ma anche di AGENZIE INTERINALI, infermieri coinvolti nei servizi ADI e CP, aumentando il rischio di restare esposti al contagio e di diventare involontariamente veicolo di possibile trasmissione del contagio;
Vista
Legge 3/2018 «Delega al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali nonché disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della salute» c) (omissis)…la valorizzazione della funzione sociale, la salvaguardia dei diritti umani e dei principi etici dell'esercizio professionale indicati nei rispettivi codici deontologici, al fine di garantire la tutela della salute individuale e collettiva; (omissis);
Visto
Il Codice Deontologico delle professioni Infermieristiche (FNOPI 2019) art. 1 Valori (omissis) Si pone come agente attivo nel contesto sociale a cui appartiene e in cui esercita, promuovendo la cultura del prendersi cura e della sicurezza;
Ripreso
quanto dichiarato dalla Presidente Nazionale delle Federazione degli Ordini delle Professioni Infermieristiche Dott.ssa Barbara Mangiacavalli, in occasione del V-Day: “Per un infermiere vaccinarsi è un dovere verso i cittadini, verso i colleghi e anche verso la scienza in cui crediamo. La professione infermieristica aderisce ai principi dell’etica professionale che guida scienza e coscienza degli infermieri in scelte che rispondono al principio inderogabile di tutela della salute delle persone e riconosce il valore delle evidenze scientifiche come base del suo agire professionale”.
Si chiede Impegno al Governo e alle Regioni di prevedere che tra gli operatori sanitari, già individuati come categoria da vaccinare in via prioritaria, siano inclusi anche gli infermieri libero professionisti, dipendenti delle cooperative e degli studi medici e comunque tutti gli infermieri che svolgono e svolgeranno una funzione pubblica di prevenzione sanitaria e di contrasto all’epidemia ovviamente iscritti all’Albo delle Professioni Infermieristiche della Fnopi.
Cordiali saluti.
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